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Luce e gas: come leggere la bolletta nel modo corretto

Se troppe volte ti sei chiesto come leggere la bolletta nel modo corretto, eccoti la guida definitiva. Che si tratti di un unico documento per luce e gas (se hai lo stesso fornitore) o di due separati, conoscere ogni voce è fondamentale per tenere sotto controllo i consumi e individuare eventuali anomalie nei costi. Vediamo nel dettaglio come fare.

Come leggere la bolletta della luce

Ogni bolletta della luce segue una struttura standardizzata che include le seguenti sezioni principali:

  • dati fornitore e cliente – qui trovi le informazioni riguardanti l’azienda fornitrice e quelle dell’intestatario del contratto;
  • tipologia di contratto – indica se sei nel mercato libero o tutelato;
  • consumi effettivi e stimati – la bolletta riporta il consumo reale se il contatore è stato letto o, viceversa, un valore stimato;
  • spesa per la materia energia – comprende il costo dell’energia effettivamente consumata;
  • spese di trasporto e gestione del contatore – ovvero i costi fissi per la distribuzione dell’energia;
  • oneri di sistema – costi stabiliti dallo Stato per finanziare attività di interesse generale;
  • imposte e IVA – che comprendono la tassa erariale e l’imposta sul valore aggiunto.
Come leggere la bolletta della luce

Come leggere la bolletta: approfondimento sulle voci di spesa

Accanto a queste categorie principali, ci sono altre informazioni utili su come leggere la bolletta che aiutano a comprendere meglio i costi e il funzionamento del servizio. Oltre alle spese necessarie per l’acquisto dell’energia, vengono riportati nel documento:

  • i costi per il dispacciamento, ovvero il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica;
  • gli oneri di sbilanciamento, aggiunti alla materia energia. Questi non sono fissi, ma calcolati in base al consumo di energia elettrica.

Spesa trasporto e gestione contatore

I costi per il trasporto e la gestione del contatore includono le spese relative alla distribuzione dell’energia elettrica dalla rete nazionale fino alle residenze private. Questa voce è composta da quote fisse e quote variabili, calcolate in base ai consumi. Inoltre, è prevista l’applicazione di una quota potenza, legata alla potenza impegnata.
I corrispettivi del trasporto sono definiti periodicamente dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e quindi non dipendono dal fornitore.

Spesa oneri di sistema

Gli oneri di sistema nella bolletta elettrica sono i corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, pagati dai clienti finali. Questi costi, stabiliti sempre dall’ente nazionale e obbligatori per tutti i fornitori, sono anch’essi suddivisi in quota fissa e quota variabile. Complessivamente, incidono in modo significativo sulla bolletta della luce, rappresentando circa il 20-25% del totale di spesa.

Totale imposte e IVA

Si tratta di costi riscossi dal fornitore di energia elettrica per conto dello Stato e degli enti locali e sono comuni a tutti i fornitori.

Sono costituiti da:

  • accise, che si applicano all’energia consumata. Per le utenze domestiche, l’accisa è fissa e non varia in base al consumo annuo;
  • IVA applicata sull’importo totale della bolletta. L’aliquota è pari al 10% per le utenze domestiche;
  • canone TV che può essere addebitato in bolletta per chi possiede un televisore, come previsto dalla normativa vigente.

A differenza della bolletta del gas, sulla luce non esiste invece un’addizionale regionale.

Come leggere la bolletta del gas

Una guida semplice per eliminare le perplessità su come leggere la bolletta del gas.
Anche questa segue una struttura simile a quella della luce:

  • dati cliente e fornitore;
  • consumi in Smc (Standard metri cubi);
  • costo della materia prima – costo del gas consumato;
  • spese di trasporto e distribuzione;
  • oneri di sistema;
  • imposte e IVA.

Le principali voci presenti sulla bolletta del gas riguardano i costi per la materia energia, le spese per il trasporto e la gestione del contatore, gli oneri di sistema e le imposte.

Come leggere la bolletta del gas

Spesa per la materia gas naturale

La spesa per la materia gas naturale è composta da:

  • quota fissa, indipendente dal consumo, necessaria anche in assenza di esso;
  • quota energia proporzionata al consumo. Si tratta dell’unica parte variabile della tariffa gas, quella che determina la differenziazione delle tariffe gas degli operatori nel mercato libero.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore gas

A differenze della luce, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore del gas è legata alle attività di trasporto del gas, di stoccaggio e di gestione del contatore. Il prezzo di questi servizi è uguale per tutti i clienti, le tariffe sono stabilite dall’Autorità (ARERA) e non prevede una quota potenza, diversamente da quanto accade nella bolletta elettrica.

Spesa per oneri di sistema

Gli oneri di sistema nella bolletta del gas coprono i costi per il mantenimento e lo sviluppo delle infrastrutture, la manutenzione della rete e le agevolazioni sociali. A differenza della bolletta elettrica, in cui questi oneri rappresentano una quota significativa della spesa totale, nel gas il loro impatto è più contenuto, pari a circa il 4-5%. Gli importi sono suddivisi in una quota fissa e una variabile e vengono aggiornati trimestralmente da ARERA. Questi costi sono obbligatori e uguali per tutti i fornitori.

Imposte

Le imposte sono invariate per ogni fornitore e stabilite dalle leggi statali. Esse sono costituite da:

  • accise, che si applicano all’energia consumata e prevedono un’aliquota crescente in base al superamento di determinate soglie di consumo annuo;
  • IVA applicata sull’importo totale della bolletta; l’aliquota è pari al 10% per i primi 480 mc/anno consumati, e al 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse;
  • addizionale regionale, definita autonomamente dalle regioni (ma non quelle a statuto speciale) e si applica alla quantità di gas consumato.

Come leggere la bolletta: consumi stimati e consumi rilevati

La differenza tra consumi stimati e rilevati vale sia per la bolletta della luce che per quella del gas. Allo stesso modo della luce, infatti, non sempre è possibile effettuare l’autolettura del contatore, oppure tale modalità non è adottata dall’operatore; quindi, nella bolletta del gas vengono calcolati i consumi stimati.
Ciò significa che la quantità riportata nella fattura non è quella realmente consumata, ma una previsione effettuata dalla compagnia. La stima tiene conto del numero dei componenti del nucleo familiare, del tipo di fornitura, dei dati storici di consumo e delle dimensioni dell’immobile. Qualora questa dovesse risultare inferiore rispetto ai consumi effettivi, ottenuti attraverso la lettura del contatore, nella fattura successiva sarà necessario pagare la differenza, altrimenti l’operatore dovrà scontare l’importo in eccesso riportando il cosiddetto conguaglio.

Bolletta unica luce e gas: come leggerla

Se il fornitore è lo stesso per luce e gas, si riceverà una bolletta unica che raccoglie entrambe le spese. In questo caso, si troveranno sezioni separate all’interno dello stesso documento, con i rispettivi dettagli di consumo, spese di trasporto e oneri di sistema. La struttura rimane invariata, ma è essenziale verificare che i dati siano corretti e che i costi di luce e gas siano distinti per evitare confusione nel monitoraggio dei consumi.

Come risparmiare sulla bolletta?

Leggere correttamente le bollette di luce e gas aiuta a capire i costi, confrontare le offerte e risparmiare. Tieni sempre a mente che:

  • il prezzo del gas può essere fisso (stabile) o indicizzato (variare con il mercato);
  • l’addebito diretto (RID) e la bolletta elettronica spesso riducono i costi rispetto al bollettino cartaceo;
  • è importante confrontare le offerte e verificare se il prezzo include solo gas e luce o altre spese;
  • il cambio fornitore è vietato in caso di morosità;
  • Lo Stato mette a disposizione Bonus Gas e Bonus elettrico per famiglie numerose e a basso reddito.

E se questo non bastasse…

Risparmiare con i dispositivi smart

L’uso di dispositivi smart in casa consente di ottimizzare i consumi energetici, evitando sprechi inutili. Elettrodomestici intelligenti e prese smart permettono di monitorare e gestire il consumo in tempo reale, spegnendo automaticamente gli apparecchi non in uso e ottimizzando l’energia impiegata.

Monitorare i consumi con 4box

Per chi desidera un controllo più accurato dei consumi elettrici, la P40S di 4box rappresenta una soluzione innovativa. Questa presa intelligente, dotata di un relè da 16A e con connessione Wi-Fi senza bisogno di gateway, consente di visualizzare il consumo energetico in tempo reale grazie al LED RGB integrato.
Con P40S puoi tenere sotto controllo i consumi degli elettrodomestici da dispositivo mobile, ridurre gli sprechi di energia ottimizzando l’uso degli apparecchi elettrici, gestire l’accensione e lo spegnimento a distanza, e migliorare l’efficienza energetica della tua casa.
La serie S di 4box è poi dotata di un sistema di controllo per la gestione dei carichi con priorità di sgancio. Dopo aver selezionato il carico massimo e il tempo di intervento tramite l’applicazione, i dispositivi verranno disattivati uno alla volta, seguendo l’ordine scelto, non appena la soglia energetica impostata verrà raggiunta. Questo permetterà di evitare sprechi di corrente o sovraccarichi elettrici.
In un contesto in cui la consapevolezza dei consumi è sempre più importante per ridurre i costi e l’impatto ambientale, dispositivi come P40S aiutano a trasformare l’abitazione in uno spazio intelligente e sostenibile.

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